Image

Image 

Domenica italiana
Pioviscola vado a fare una corsetta in spiaggia, tra un po’ si ricomincia la marcia, se inschallah riusciamo a risolvere il “caso” La Galite voglio partire a piedi alla volta del deserto. La spiaggia è deserta ci sono solo un po’ di animali al pascolo nel tombolo, ci sono anche i tre cammelli da foto ricordo, assai più a loro agio fra mucche e capre che fra i turisti. La pioggia aumenta e dal oued arriva la piena aprendo un canale nella sabbia che mi obbliga a cambiare percorso.
Continua a piovere e passiamo una classica statica domenica italiana, al ristorante italiano con tanto di gran premio di monza (storica vittoria di Vettel) e partite di calcio. Questo posto è il ritrovo degli italiani che lavorano a Bizerte, sono tanti, impegnati soprattutto nel commercio del pesce ma anche nell’industiria e nel turismo, la Tunisia attira le imprese italiane attratte sopratutto dal basso costo della manodopera. Come sempre è pieno di milanesi e gente che lavora nei villaggi turistici che ormai sono vicini al rientro e poi come in Marocco ci sono tanti pensionati che con la loro rendita fissa qui vivono come pascià.
Smette di piovere e faccio un giro nel porto commerciale che si trova dentro il lago di Bizerte che in realtà è mare, qui le attività di carico e scarico non si fermano mai, gli scali commerciali hanno tutti lo stesso odore di ferro vernice e nafta, Bizerte come a Livorno a Buenos Aires come a Genova. Lasciato il porto, appena fuori dal centro, inaspettata una chiesa ortodossa dalle eleganti cupole azzurre, la sorpresa di una giornata interlocutoria.