Image Internet, da Campo a Ramla
Facciamo l’autostop, si ferma un gippone con un tunisino e una francese, ci chiedono se siamo noi gli italiani che vanno in giro a piedi e come mai siamo venuti a Kerkennah. Lui dice che se non fosse stato per la moglie qui non ci sarebbe mai venuto perché non c’è niente. Scendiamo a Ramla per andare a internet. Ramla è un paesone indolente, anche perché con questo caldo sarebbe impossibile diversamente, con i bar pieni di uomini a fumare la shisha (narghilé), si gironzola un po’ a vuoto e poi si trova un internet, il proprietario dopo un’oretta va via per la preghiera e ci lascia tranquillamente da soli nel negozio, proprio come a Campo nei giorni scorsi dove tutte le volte prima di avvicinarmi al computer dovevo consegnare i documenti e poi, fra aperture e chiusure non c’era mai verso di combina’ niente.