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La maledizione di Kerkennah
Un’altra giornata pigra passata a leggere e scrivere, con un’ormai rituale pausa mangereccia per il Thschish, una minestra di polpo e semola di grano grezzo.
In serata andiamo al villaggio per incontrare Fathi che ci ha trovato una casa. Ci incontriamo vicino al porticciolo, si parla un po’ di tutto e si sta bene, però la casa non c’è, quindi ce ne torniamo alla casina dietro il fico di Sidi Frej.
Lungo la strada incrociamo più volte una moto stradale potentissima che viene lanciata sul rettilineo ogni volta un po’ più forte, alla guida c’è un ragazzo senza casco. Gli incidenti stradali sono la maledizione di Kerkennah ogni notte ci scappa un morto, motorini senza fari, macchine sfasciate guidate da briachi e soprattutto motociclisti sempre senza casco che si sfidano sui rettilinei asfaltati sporchi di sabbia e polvere.