marrakech
La mattina arriva veloce, così come l’ora di accompagnare Serena all’Aeroporto. oggi sembra tutto più bello, a cominciare dalle vette innevate dell’Atlante che circondano come una corona la Città.
E’ tutto molto curato e imbandierato, anche perché sono giorni di festa, ieri era l’anniversario dell’Indipendenza Nazionale e anche qui si fanno i ponti.

E stato bello condividere questa parte di viaggio, ci si saluta con l’intendo di ritrovarsi fra un paio di mesi in Africa.

Lascio l’aeroporto, dove stanno costruendo un aerostazione che sembra uscita da un film di fantascienza, e prendo un bus navetta che mi lascia proprio nel centro, all’ingresso della famosa Pazza Djemaa el Fna, considerata la più bella piazza del mondo; in effetti è proprio come uno se la aspetta. Incantatori di serpenti, giocolieri, musicisti, tantissima gente tantissimi europei, e anche americani. Mi da fastidio vedere tutta questa gente pallida e scollacciata, rovina l’atmosfera, anche se mi rendo conto che questa piazza è un grande circo legato al turismo. Visito qualche souk , rispetto a quello che ho visto fin’ora, qui è tutto più frenetico. Ci sono carri e motorini che attraversano velocemente le vie, è comunque una città che vale la pena di visitare con calma, ed io per fortuna il tempo c’e l’ho. Da qui il mio giro cambierà ritmo, partirò per attraversare tutto l’Atlante a piedi fino a raggiungere il Mediterraneo. Qualche giorno per mettere a punto bene la cosa e visitare Marrakech poi partenza…