ImageAppuntamento a mezzogiorno al cafè Paris con Mohammed per le traduzioni, il francese è praticamente pronto, qualche sottolineatura sulle parole “troppo” isolane, sappe, frullane  e cembalaie, ma il lavoro è fatto e ora si parte con l’arabo, sono esaltato da questa cosa e sto pensando di far tradurre Pietro Gori in arabo perché che l’Elba sia conosciuta nel mondo come “l’Isola di Napoleone” mi sta sui coglioni.
Mohammed Elkhatouri insegna alla scuola media intitolata a Ibn Batta un viaggiatore marocchino del milletrecento ed ha 350 studenti che studiano italiano, anche Mohammed Boutriq insegna italiano in una scuola equivalente ha 319 alunni, tutti ragazzi fra i 14 e i 16 anni. Entrambi si sono laureati  all’università Mohammed V di Rabat dove c’è l’unico dipartimento di italianistica del paese. Sono affascinato dal loro entusiasmo per l’italia, è emozionante parlare con ragazzi marocchini che conoscono Dante e Boccaccio, leggere i compiti in italiano degli studenti, scritti con calligrafia elegante e precisa ma con i caratteri inclinati verso sinistra all’araba, e sentire delle raccomandazioni del provveditorato a non parlare del vino mai in quanto tabù per l’islam e quindi evitare anche le opere lettearie che ne fanno cenno.
Si parla dell’Elba e delle sue meraviglie naturalistiche e della sua storia, della campagna, della zona di Taza, del ritmo della giornata dettato dal sole, del profumo della terra dopo la pioggia, dei cappelli di paglia e dei racconti dei contadini , della vicinanza fra le culture del mediterraneo.
La ricchezza della conoscenza, lo scambio tra culture diverse pensieri ed idee storie di sintonie e diversità, come una musica un accordare le menti ognuna diversa ma in armonia in un crescendo di futuri scenari positivi. Essere in un cafè di Fes a parlare di Mago Chiò e del Cellerai, di  Pietro Gori e di Vitoriugo, del Vangelista e del Bindolo con dei Marocchini lo trovo eccezionale.
Dopo un paio di mesi di tentativi riesco a fare un collegamento video con la casa del mi fratello così posso finalmente vedere le mi nipotine Sofia e Nicol che mi mostra fiera la finestrina nel sorriso, la prova che gli sono cascati due dentini e che sotto stanno già spuntando quelli da grande.