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La  giornata è grigia e ventosa, meglio così perché devo  passarla tutta a scrivere.
Serena ritorna con un po’ di dolcini buoni e coi  pantaloni egregiamente rattoppati dal sarto. Segagnana  si lamenta ragliando, forse si sta annoiando per questa  lunga sosta, credo che non sia mai stata così tanto  tempo senza fare niente, comunque se la sta passando di  molto bene, è diventata la mascotte dell’albergo.
Come a Tiznit anche qui si creano degli incontri  quotidiani: la bottega del fabbro dagli occhi a  mandorla, la latteria dove preparano uno yogurt con la  macedonia buonissimo e il bar per il the con le stampe  della Gioconda, La Primavera del Botticelli e la  televisione fissa su un canale di documentari sugli  animali.