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Il primo bagno della stagione
Fa caldo, da quando so nato credo non sia mai successo di essere arrivato al 15 di giugno senza fare il bagno in mare. Dalle fortezze verso ovest si vedeva una scogliera, andiamo a vedere se si trova un posto per fare il bagno che non sia quel troiaio della spiaggia nel porto. Appena si esce dal centro che è tutto pulito e perfettino, si ritrovano gli accumuli di spazzatura in perfetto stile marocco ma anche una spiaggia di ghiaia, che è anche bella, ma credo che ci sarà ancora per poco, perché a fianco stanno costruendo un porto. Scendiamo giù dalla scarpata e finalmente il mare, che in realtà fa abbastanza schifo perchè è pieno di plastica, ma la voglia di mare è tanta. Scopro che qui l’acqua è fredda fredda, non lo so se dipende dalla vicinanza dell’atlantico o dalle correnti che qui sono molto forti, sta di fatto che le temperature sono da il mare d’inverno, il sole però picchia di brutto. Al ritorno si risale da un viottolino ripido stile Campolofeno che attraversa un discarica confinante col cimitero monumentale dell’enclave spagnola e ci troviamo a camminare fra spazzatura, lumini  consumati e luttuose corone di fiori, però troviamo qualche nido di falco e si assiste a una spettacolare battaglia aerea fra un falco e un gabbiano.
Con la luce calda del tramonto la fortezza della città vecchia cresce in suggestione e la fila di cannoni puntati sulla darsena vecchia evoca battaglie navali e scorrerie di Pirati. Gironzoliamo fra camminamenti e bastioni, al posto del sole ora c’è una perfetta luna piena circondata da tanti gabbiani che sembrano volerla raggiungere.