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Ci svegliamo presto e camminiamo fino alla Gare Routiere attraversando una città ancora addormentata, le cose vanno un po’ per le lunghe ma alla fine si parte, il tragitto è lo stesso del giorno prima al contrario. Anche Marrakech è in grande espansione, stanno costruendo tantissimo, fanno impressione i grandi cartelli dei complessi in costruzione dietro i quali pascolano le pecore e i palmeti che stanno seccando perché la città sta prosciugando la falda. Dal finestrino vedo scorrere alcuni luoghi attraversati con l’asino.
Arrivati a Demnate il primo pensiero è per Segagnana, le porto un bel fascio di grano verde e poi ci andiamo a prendere il classico the, ce la prendiamo comoda ormai i ritmi marocchini ci sono entrati dentro. Rientrando il ragazzo che gestisce la ricezione mi da un indirizzo a cui tenevo molto, è quello di un professore che sta facendo uno studio sulle comunità Ebraiche in Marocco. Sono incuriosito dalla pacifica convivenza che per secoli ha contraddistinto le due comunità religiose.
C’è molta ignoranza e strumentalizzazione su questi argomenti, però è difficile farsi un'opinione se non si conosce la storia.