![]() Mohammed Elkhatouri insegna alla scuola media intitolata a Ibn Batta un viaggiatore marocchino del milletrecento ed ha 350 studenti che studiano italiano, anche Mohammed Boutriq insegna italiano in una scuola equivalente ha 319 alunni, tutti ragazzi fra i 14 e i 16 anni. Entrambi si sono laureati all’università Mohammed V di Rabat dove c’è l’unico dipartimento di italianistica del paese. Sono affascinato dal loro entusiasmo per l’italia, è emozionante parlare con ragazzi marocchini che conoscono Dante e Boccaccio, leggere i compiti in italiano degli studenti, scritti con calligrafia elegante e precisa ma con i caratteri inclinati verso sinistra all’araba, e sentire delle raccomandazioni del provveditorato a non parlare del vino mai in quanto tabù per l’islam e quindi evitare anche le opere lettearie che ne fanno cenno.
Si parla dell’Elba e delle sue meraviglie naturalistiche e della sua storia, della campagna, della zona di Taza, del ritmo della giornata dettato dal sole, del profumo della terra dopo la pioggia, dei cappelli di paglia e dei racconti dei contadini , della vicinanza fra le culture del mediterraneo.
La ricchezza della conoscenza, lo scambio tra culture diverse pensieri ed idee storie di sintonie e diversità, come una musica un accordare le menti ognuna diversa ma in armonia in un crescendo di futuri scenari positivi. Essere in un cafè di Fes a parlare di Mago Chiò e del Cellerai, di Pietro Gori e di Vitoriugo, del Vangelista e del Bindolo con dei Marocchini lo trovo eccezionale.
Dopo un paio di mesi di tentativi riesco a fare un collegamento video con la casa del mi fratello così posso finalmente vedere le mi nipotine Sofia e Nicol che mi mostra fiera la finestrina nel sorriso, la prova che gli sono cascati due dentini e che sotto stanno già spuntando quelli da grande.
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© 2025 Elba e Umberto
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